La comunicazione in corsia

Leopardi diceva che «Le lingue sono sempre il termometro de’ costumi, delle opinioni, delle nazioni e de’ tempi».
Forse nessuna professione, come quella medica ed in particolare infermieristica, è chiamata per vocazione ad essere attenta all’uso delle parole che descrivono la realtà così come essa viene percepita ed allo stesso tempo influenzata dalla comunicazione stessa.

Quali ostacoli?

La sfida è quella di trovare un equilibrio tra narrazione professionale, scientifica e competente e la componente umana, relazionale ed empatica.

Eppure di frequente, la presenza di barriere linguistiche (es. differente lingua madre) o comunicative (malattie degenerative, condizioni post traumatiche o malattie congenite) pone seri ostacoli al buon esito della comunicazione in corsia.

Infatti tali barriere, rappresentano una sfida significativa nella comunicazione tra professionisti medici e pazienti. Questo è particolarmente evidente quando il medico o l’infermiere e il paziente non parlano la stessa lingua madre.

Vediamo alcune considerazioni importanti:

Impatto delle Barriere Linguistiche

Le barriere linguistiche pongono a rischio la soddisfazione del personale medico e dei pazienti, nonché la sicurezza del paziente.

Disparità nei trattamenti derivanti dalle barriere linguistiche possono creare diseguaglianze nell’accesso alle cure e influenzare gli outcome clinici.

I pazienti che incontrano barriere linguistiche tendono a utilizzare maggiori risorse sanitarie e a sviluppare un numero maggiore di eventi avversi.

Servizi di Interpretariato

Alcune istituzioni mettono a disposizione servizi di interpretariato per migliorare la comunicazione tra medico/infermiere e paziente che non parlano la stessa lingua. Tuttavia, l’utilizzo di questi servizi può aumentare i costi e la durata delle visite mentre invece la disponibilità di strumenti di traduzione high-tech come da esempio DICo® 1000 possono abbattere questi costi e facilitare l’adozione di tali pratiche su larga scala.

Come dimostrato da una recente review pubblicata a novembre 2023 è dimostrato che le barriere linguistiche compromettono la comunicazione tra il personale sanitario e i pazienti, riducendo la soddisfazione da entrambe le parti e peggiorando la qualità del servizio erogato e la sicurezza del paziente.

In sintesi, se per affrontare queste sfide è richiesto un approccio olistico che tenga conto sia dei servizi di interpretariato sia degli strumenti di traduzione a disposizione, il tutto deve essere attentamente bilanciato rispetto al rapporto costo/efficacia.