Comunicare e’ un diritto umano fondamentale sancito anche dall’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
L’impossibilità di farlo, ad esempio perché la propria malattia impedisce l’articolazione delle parole, o perché si è intubati o tracheostomizzati, è fonte di sofferenza e frustrazione tanto per il paziente che per chi e’ chiamato a prendersene cura.
Come riportato in letteratura (Ju, Yang and Liu, 2021), questo genera effetti clinici negativi come la Sindrome da Stress Post Traumatico (PTSD) che colpisce circa il 40% dei pazienti dimessi dalla Terapia Intensiva, loro familiari inclusi.

DICo® 1000
La nostra mission è quella di dare voce a chi è senza voce, mediante soluzioni di comunicazione basate sulle tecnologie digitali che siano rapide da adottare e di facile utilizzo per il paziente ospedalizzato e per chi lo assiste. Per questo motivo abbiamo creato DICo®1000, un dispositivo innovativo nel campo della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) pensato specificamente per permettere la comunicazione ai pazienti impossibilitati a parlare.
DICo® 1000 è costituito da un rilevatore di movimento, un tablet dedicato e un software proprietario, ottimizzato con algoritmi di Machine Learning e con capacità multilingue. Dotato di un’interfaccia user-friendly e di controlli intuitivi, DICo® 1000 garantisce una esperienza di comunicazione facile, efficace e senza ostacoli.
L’ambito di applicazione è molto ampio, spaziando dalle terapie intensive ai ricoveri ordinari e alle lungodegenze, sempre avendo come obiettivo di migliorare la comunicazione e così la qualità della vita del paziente e degli operatori sanitari e caregivers. Che porta come beneficio ulteriore anche una maggiore efficacia della cura e dell’assistenza.
Quali caratteristiche rendono unico DICo® 1000?

Semplicità
Semplicità d’uso e rapida curva di apprendimento per il paziente.
Materiali e Costo
Robustezza e lavabilità dei materiali. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
Ergonomia
Ergonomia pensata per l’utilizzo nel paziente allettato.
Flessibilità
Estrema flessibilità alle caratteristiche del paziente.
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FAQ
I pazienti ricoverati in terapia intensiva o con condizioni cliniche critiche, spesso si trovano nell’impossibilità di comunicare verbalmente a causa di intubazione, tracheostomia, debolezza estrema o deficit neurologici. Questa incapacità di esprimere bisogni, dolori, preoccupazioni o richieste genera frustrazione nel paziente e rappresenta una sfida significativa per il personale sanitario nell’erogazione di cure centrate sul paziente, nell’identificazione precoce di problematiche e nel mantenimento del benessere psicologico del degente.
La capacità di comunicare è un diritto fondamentale del paziente e un elemento chiave per la sua dignità e il suo recupero. Oltre a migliorare la comprensione dello stato del paziente da parte di medici e infermieri, con ricadute positive sul percorso di cura, consentire la comunicazione riduce l’ansia e la depressione del paziente, promuove il senso di controllo e partecipazione alle proprie cure, e facilita la collaborazione con il team assistenziale. Inoltre, una comunicazione efficace può contribuire a prevenire complicanze, abbreviare la degenza e migliorare l’esperienza complessiva del ricovero, riducendo anche il burnout del personale.
Le soluzioni a bassa tecnologia sono spesso le prime ad essere considerate, ad esempio tabelle di comunicazione con pittogrammi o lettere o lavagne scrivibili per semplici messaggi. La formazione del personale sanitario all’osservazione attenta dei segnali non verbali e all’interpretazione dei tentativi di comunicazione è fondamentale e richiede un affiatamento molto sviluppato con il paziente
Sì, l’avanzamento tecnologico offre diverse soluzioni ad alta tecnologia che possono supportare la comunicazione in modo più articolato. Tra queste sono da segnalare le soluzioni che incorporano diversi metodi di attivazione di sistemi video o di sintesi vocale, con l’applicazione di sensori di movimento del corpo o di tracciamento dello sguardo, collegati a tablet o schermi con software dedicati e librerie di immagini/simboli o vocaboli preimpostati o personalizzabili. Questi strumenti possono ripristinare una comunicazione più complessa e dettagliata, consentendo ai pazienti di esprimere pensieri e sentimenti più facilmente e in modo più completo, migliorando notevolmente la loro qualità di vita e il loro coinvolgimento nel percorso di cura.
Interviste
StartUpper – L’intervista di Aldo Padova
Guarda l’intervista a Aldo Padova nella trasmissione StartUpper
La testimonianza di un’infermiera
Guarda la testimonianza di Sara Brambilla, Infermiera in Terapia Intesiva.
L’intervista di Radio 24 – Darwin
Ascolta l’intervista di Radio24 ( programma Darwin) a Aldo Padova.
L’intervista di Davvero – Salute
Ascolta l’intervista di Davvero a Aldo Padova.